Mancano esattamente due settimane... oh, che sbadata, buon ferragosto a tutti, anche se non ho mai capito perché bisogna augurarlo. È più interessante e sensato augurare ogni volta buona giornata a tutti.
Anyway manca davvero pochissimo, in pratica siamo agli sgoccioli: questi sono davvero i miei ultimi giorni qui prima della mia permanenza all'estero per un anno intero. Quello che mi chiedo è: com'è che siamo passati da -72 a -14?! CHE DIAMINE...?! CHE STREGONERIA È MAI QUESTA?!
Nel frattempo, comunque, sono ovviamente successe delle cose... ma sono qui per parlare di due in particolare. Martedì ho fatto la webcam anche con mia sorella Kasia e abbiamo parlato per una buona ora e mezza, divertendoci tanto e parlando di tantissime cose! Ho sentito delle notizie che mi hanno fatto piuttosto piacere, lo ammetto, e la voglia di partire è sempre maggiore. Ho sempre più voglia di andare lì ed imparare e vivere questo tanto atteso periodo abroad. I primi giorni li trascorrerò anche con lei, poi parte il 6 settembre, e la seconda settimana sono sola con i genitori e mia sorella di 10 anni, perché Kasia sarà partita, mentre Ola andrà in viaggio per una settimana con la scuola... A detta di Kasia "è un ottimo modo per imparare già il polacco"... E BEH. DIREI. Dovrò pur trovare un modo per comunicare... probabilmente userò i segnali di fumo o cose simili, chissà, qualcosa riuscirò ad inventarmi.
La seconda parte è quella che mi rende un po' pensierosa. Insomma, l'altro giorno pranzavo con i miei genitori, e mia madre mi aveva chiesto di prenderle le sigarette dalla borsa. Al che mi sono alzata e gliele ho prese, ma mentre gliele riportavo mio padre mi dice, prendendomi in contropiede: "Non te ne andare".
"EH?!"
"Rimani qua"
"TU SEI IMPAZZITO".
Cioè... basta. Sono rimasta completamente spiazzata per qualche minuto buono prima di riprendere la facoltà "normale" (per i miei standard di anormalità) di pensare. E comunque sia continuano a rinfacciarmi ogni giorno che me ne vado anch'io, che ora restano solo loro con la mia cagnolina, che non mi vedono per un anno, mamma di tanto in tanto si avvicina a me, mi abbraccia e piange... E io non ce la faccio più. Quando fanno così mi sento sciogliere tutti gli organi interni e mi sento debole e molliccia, quasi come se stessi per crollare da un momento all'altro, però trovo subito un appiglio che mi fa risentire di avere ossa dure e organi scalpitanti nel mio corpo e allora non mi lascio cadere. Più li guardo e meno mi capacito del fatto che davvero non girerò per questa casa per un anno, né loro saranno lì a girovagare per la mia casa polacca. È sempre più strano e sempre meno reale vedendola da questo punto di vista, eppure me ne sto andando sul serio. Mi sento sciogliere di nuovo gli organi quando poi penso che nemmeno li abbraccerò per un anno, che quello che qui può essere usuale e normale non lo sarà lì. In effetti non immagino l'incontro con la mia host family e non ho propriamente ben chiaro come mi dovrò comportare, se dovrò abbracciarli o meno, ma mi viene da pensare al fatto che a Roma abbraccerò i miei genitori per l'ultima volta e in quell'abbraccio dovranno essere contenuti tutti quelli che non mi daranno durante l'anno, inclusi quelli più lunghi per il mio diciassettesimo compleanno, Natale, Capodanno, Epifania, onomastico, Pasqua e quant'altro. Se ho dimenticato qualcosa, ti prego, qualcosa, perdonami! Non che me ne freghi tanto, però di solito un abbraccio lo si dà sempre. E forse farà tanto male dare ogni volta la buonanotte a voce o mandando un bacio virtuale, però ce la devo fare, perché l'esperienza richiede anche questo. Quando un giorno realizzerò altri miei sogni e andrò più lontano e sarò impossibilitata dal vederli per più o meno tempo, sarà lo stesso, no? Sicuramente farò come mio fratello e li verrò a trovare, ma almeno sto avendo un assaggio di quello che voglio in futuro. E che voglio anche ora, escludendo il fatto che ho 17 anni e sono ancora una ragazza piccina piccina.
Boh, scleri a parte, ho anche altri pensieri per la mente, ma per adesso non li esternerò. Magari accennerò la prossima volta, suvvia, tanto ormai si è capito che aggiornerò piuttosto spesso in questo periodo pre-partenza. I prossimi aggiornamenti saranno oltre domenica, quindi tipo lunedì o martedì, perché almeno farò un'altra webbata con la mia host family e avrò più cose da dire.
Concludo dicendo che c'è una sola cosa che non è mai cambiata in tutti questi mesi, a prescindere di tutte queste sensazioni e le insicurezze: la mia voglia di partire e non guardarmi indietro, ma creare quella persona nuova che posso amare e dire "sì, questa sono io, lei è me stessa, tanto piacere". E ne vado profondamente fiera.
Alla prossima!
*W*

giovedì 15 agosto 2013
domenica 11 agosto 2013
Seventeen... and then?
Diciassette sono i giorni che mancano alla mia partenza. Diciassette sono gli anni che compierò quando sarò lì. Diciassette è il mio numero fortunato e preferito. Una cosa piuttosto strana, un controsenso, dato che è risaputo che il diciassette è tutto tranne che un numero "buono". Eppure è qualcosa di fantasmagorico per me e ci vado perfettamente in sintonia. Ho sempre detto che l'anno dei miei diciassette anni sarebbe stato fantastico, immaginando il giorno in cui sarei finalmente partita per una meta ambita e quando mi sarei finalmente lasciata tutto alle spalle. Adesso che è così reale e tangibile è molto strano, ma spero che questo mio diciassettesimo anno di vita si concluda lì nel migliore dei modi. Il 30 novembre del 2013 inizierò il mio diciottesimo anno di vita in Polonia, a Poznań, a Koziegłowy, con la mia famiglia polacca, le mie sorelle, i miei nuovi amici, nella mia nuova vita. È strano iniziare la propria vita quando si sta entrando nei 18... Ah, l'età. I tanto ambiti diciotto anni sono quasi arrivati. Certo, li finirò quando sarò già tornata da qualche mese qui a Napoli, ma cosa mi importa? Li inizierò lì e li vivrò perlopiù lì!
Ma meglio non andare off topic, suvvia, ho iniziato con il diciassette (?)
Per cui... mancano diciassette giorni, già. Così poco. Due settimane e tre giorni soltanto e poi salirò sull'auto dei miei genitori, le valigie nel bagagliaio, musica a palla diretta verso Roma, dove li saluterò e li rivedrò l'anno prossimo. OLTRAGGIOSAMENTE FANTASMAGORICO.
Continuo a non sapere come mi sento. Insomma, credo di essere ancora troppo tranquilla. Sabato mattina mio fratello è tornato a Dubai, dove lavora, dopo esser stato per qualche giorno qui con la mia famiglia e per salutarmi. Di solito avrei pianto come una fontana, invece l'ho abbracciato e sorridendogli gli ho promesso di stare attenta e che darò il massimo. Senza versare nemmeno una lacrima. E no, non sono insensibile, diamine ç_ç solo mi scoccia frignare sempre! E poi mia madre mi farà uscire delle cascate il 29, ci saranno dei momenti lì in cui sicuramente dovrò farlo... meglio conservarle e non sprecarle, neh?
Anyway la notizia più fresca fresca e interessante è che venerdì ho fatto la mia prima webcam con la famiglia. Mancava Kasia, che partirà per un anno in Francia, perché ora è a Cracovia, però con lei mi vedrò martedì *w* per il resto c'erano tutti. Abbiamo parlato per un'ora e venti minuti di tantissime cose! Mi ha fatto vedere un paio di cose che mangerò che mi hanno fatta venire l'acquolina in bocca... penso che concorderò in pieno con AFS che sta per Another Fat Student... MANNAGGIA! Ed io che volevo dimagrire un po'... però farò sport, non è detta l'ultima parola! Then... mi ha fatto vedere il simbolo di Poznan, ovvero i due arieti che combattono, mentre io le ho mostrato un paio di dolci napoletani, San Gregorio Armeno, dato che vorrei portare anche dei pastori per il presepe (siamo riusciti a capirci su questo punto solo dopo che ho inviato le foto ahahaha fantastica la scena!), e la vista di Napoli. Sono rimasti affascinati... e beh, come biasimarvi, tesori miei. Hanno ripetuto più volte che non vedono l'ora che io vada lì, vogliono vedermi, sono contentissimi di ospitarmi e altrettante volte li abbiamo ringraziati. Abbiamo parlato di scuola e quant'altro, e la scena che più mi è rimasta impressa e continua a farmi sorridere è stata la seguente: siccome sono un po' dormigliona quando batto l'insonnia e dormo, e la mattina do molti problemi per svegliarmi e le sveglie ed io siamo acerrime nemiche, ho chiesto alla famiglia di svegliarmi. Mio fratello, ahimè, ha tranquillamente detto che sono tremenda da svegliare e purtroppo è vero. Al che Piotr (mio padre ospitante) ha detto "COLD WATER, COLD WATER"... sconvolta come non mai e spaventata, e con una semplicità che mi ha lasciata perplessa, ho detto "NO, PLEASE, DON'T, NO WATER!", scatenando l'ilarità di entrambe le mie famiglie, mentre mio padre suggeriva di svegliarmi con la neve... Ah, diamine, ora devo sopportare anche la coalizione contro di me per svegliarmi ç_ç chi ce la fa ad alzarsi alle sei di mattina, ditemelo voi! Uffa. Menomale che sono solo cinque giorni a settimana...
E niente, queste sono le novità. Quindi praticamente domani farò la web con mia sorella Kasia, che comunque è più piccina di me (ow, potere della older sister vieni a me!), anche se di un anno, e buh... non vedo l'ora. Anche se devo ammettere che di papere in inglese ne abbiamo fatte un casino ç_ç ho dimenticato come si parla inglese... MALEDETTA EMOZIONE ç_ç
Anyway sono le 2.48 del mattino, io dovrei dormire, ma non mi va... e ho pensato di spendere qualche minuto scrivendo il blog, perché sì: mi andava. Strano, ma vero, ci sto prendendo mano a mano sempre più gusto. Mitico!
Ci sentiamo al prossimo aggiornamento, che sarà sicuramente in questi giorni!
Dobranoc!
Ma meglio non andare off topic, suvvia, ho iniziato con il diciassette (?)
Per cui... mancano diciassette giorni, già. Così poco. Due settimane e tre giorni soltanto e poi salirò sull'auto dei miei genitori, le valigie nel bagagliaio, musica a palla diretta verso Roma, dove li saluterò e li rivedrò l'anno prossimo. OLTRAGGIOSAMENTE FANTASMAGORICO.
Continuo a non sapere come mi sento. Insomma, credo di essere ancora troppo tranquilla. Sabato mattina mio fratello è tornato a Dubai, dove lavora, dopo esser stato per qualche giorno qui con la mia famiglia e per salutarmi. Di solito avrei pianto come una fontana, invece l'ho abbracciato e sorridendogli gli ho promesso di stare attenta e che darò il massimo. Senza versare nemmeno una lacrima. E no, non sono insensibile, diamine ç_ç solo mi scoccia frignare sempre! E poi mia madre mi farà uscire delle cascate il 29, ci saranno dei momenti lì in cui sicuramente dovrò farlo... meglio conservarle e non sprecarle, neh?
Anyway la notizia più fresca fresca e interessante è che venerdì ho fatto la mia prima webcam con la famiglia. Mancava Kasia, che partirà per un anno in Francia, perché ora è a Cracovia, però con lei mi vedrò martedì *w* per il resto c'erano tutti. Abbiamo parlato per un'ora e venti minuti di tantissime cose! Mi ha fatto vedere un paio di cose che mangerò che mi hanno fatta venire l'acquolina in bocca... penso che concorderò in pieno con AFS che sta per Another Fat Student... MANNAGGIA! Ed io che volevo dimagrire un po'... però farò sport, non è detta l'ultima parola! Then... mi ha fatto vedere il simbolo di Poznan, ovvero i due arieti che combattono, mentre io le ho mostrato un paio di dolci napoletani, San Gregorio Armeno, dato che vorrei portare anche dei pastori per il presepe (siamo riusciti a capirci su questo punto solo dopo che ho inviato le foto ahahaha fantastica la scena!), e la vista di Napoli. Sono rimasti affascinati... e beh, come biasimarvi, tesori miei. Hanno ripetuto più volte che non vedono l'ora che io vada lì, vogliono vedermi, sono contentissimi di ospitarmi e altrettante volte li abbiamo ringraziati. Abbiamo parlato di scuola e quant'altro, e la scena che più mi è rimasta impressa e continua a farmi sorridere è stata la seguente: siccome sono un po' dormigliona quando batto l'insonnia e dormo, e la mattina do molti problemi per svegliarmi e le sveglie ed io siamo acerrime nemiche, ho chiesto alla famiglia di svegliarmi. Mio fratello, ahimè, ha tranquillamente detto che sono tremenda da svegliare e purtroppo è vero. Al che Piotr (mio padre ospitante) ha detto "COLD WATER, COLD WATER"... sconvolta come non mai e spaventata, e con una semplicità che mi ha lasciata perplessa, ho detto "NO, PLEASE, DON'T, NO WATER!", scatenando l'ilarità di entrambe le mie famiglie, mentre mio padre suggeriva di svegliarmi con la neve... Ah, diamine, ora devo sopportare anche la coalizione contro di me per svegliarmi ç_ç chi ce la fa ad alzarsi alle sei di mattina, ditemelo voi! Uffa. Menomale che sono solo cinque giorni a settimana...
E niente, queste sono le novità. Quindi praticamente domani farò la web con mia sorella Kasia, che comunque è più piccina di me (ow, potere della older sister vieni a me!), anche se di un anno, e buh... non vedo l'ora. Anche se devo ammettere che di papere in inglese ne abbiamo fatte un casino ç_ç ho dimenticato come si parla inglese... MALEDETTA EMOZIONE ç_ç
Anyway sono le 2.48 del mattino, io dovrei dormire, ma non mi va... e ho pensato di spendere qualche minuto scrivendo il blog, perché sì: mi andava. Strano, ma vero, ci sto prendendo mano a mano sempre più gusto. Mitico!
Ci sentiamo al prossimo aggiornamento, che sarà sicuramente in questi giorni!
Dobranoc!
giovedì 8 agosto 2013
Parto tra 21 giorni... COSA?! SOLO TRE SETTIMANE?!
Sento di impazzire, ma credo che sia quello che hanno provato e provano un po' tutti coloro che devono partire a breve. Cioè, da novembre già siamo ad agosto... No, non ci posso credere. Ho agognato così a lungo questo momento ed ora che è così vicino mi sembra così irreale. Continuo a guardarmi attorno: le pareti di casa mia, i poster attaccati sulle pareti della mia camera, foto, accessori, il mio cane e la mia famiglia. Tutte cose che non toccherò e vedrò per un anno intero. È come se stessi incidendo ancora più a fondo nel mio cuore tutte queste immagini, forse per paura di averle lontane persino da esso quando lì, inevitabilmente, sarò giù di morale e avrò bisogno di qualcosa alla quale aggrapparmi.
Leggendo qualche post degli exchange students che sono già partiti, ho capito che questa esperienza formerà sin dal primo giorno in cui metterò piede sul suolo polacco. Credo di realizzare il tutto stesso quando prenderò l'aereo, o forse direttamente vivendo questo periodo della mia vita. Non potevo chiedere di meglio. Sarà il primo passo verso la meta tanto auspicata. Ho giurato a me stessa che ce l'avrei messa tutta, e non solo per quanto riguarda quest'anno che trascorrerò all'estero, ma a cominciare da questo. Voglio cancellare, mettere da parte, stracciare via ciò che sono stata fino ad ora e diventare una persona migliore, la persona che VOGLIO essere e con la quale mi troverò in sintonia. Perché no, io con questa Martina non mi ci trovo per nulla bene e sono sempre in conflitto con me stessa. Tutte le mie insicurezze, la paura di sbagliare, di non aver fatto la scelta giusta, il rimorso e il rimpianto, sono tutte cose che voglio vedere raramente d'ora in poi. Bisogna resettare tutto, ma credo che questo sia il primo o il secondo intento di tutti coloro che partono. Lo stesso mettersi in gioco è una prova inconfutabile di quanto vogliamo migliorarci. Chissà, insegneremo qualcosa anche alle persone del paese ospitante. Sarà tutto fantastico e sarà tutto struggente, sarà emozionante ma rattristerà. Sarà tutto. E non quel tutto che viene menzionato ogni qualvolta non si ha voglia o coraggio di dire cosa effettivamente si intenda, ma "tutto" nel vero senso che può racchiudere la totalità che fa parte di questo mondo.
A tre settimane della mia partenza mi dovrei sentire super-euforica. O almeno la me stessa che ha fatto le selezioni il 16 novembre 2012 era certa che sarebbe stato così. Se non ricordo male, ero anche piuttosto convinta che l'euforia e la gioia non sarebbero mai cessate nel corso dell'attesa, che mi sarei rafforzata... e questo è in parte vero. Insomma, rispetto a novembre sono cambiata tanto anche adesso... e pensare che sono ancora qua! Invece mi sento ancora piuttosto tranquilla. Certo, la vena di malinconia ed incredulità si impossessa spesso di me, ma non l'ho ancora realizzato, non me ne riesco a capacitare. È questo ciò che si prova quando si tenta in ogni modo di realizzare i propri sogni e si è ad un passo dalla vera e tangibile realizzazione? A questo punto mi verrebbe da dire: sì, è così. E se effettivamente non mi stessi sbagliando, spero davvero che avrò opportunità di sentirmi ancora così in futuro. Magari provare qualcosa di molto più intenso e realizzare un sogno ancora più grande ed ambizioso di questo. Ma a 17 anni non è giusto che ambisca ancora a qualcosa di più. Passo dopo passo, no? Bruciare le tappe non serve e non è mai servito a niente.
Sono molto fiduciosa. Imparerò davvero tanto da questa esperienza. Rileggendo tutto ciò tra un anno a questa parte, sono proprio curiosa di vedere come reagirò, ma sono piuttosto certa che ribadirò che "questa è stata la miglior cosa che mi sia capitata in 17, quasi 18 anni di vita!"
Ah, un'ultima cosa prima di salutare: domani sera ci sarà la mia prima webcam con la famiglia. SONO SUPER EMOZIONATA e anche spaventata D: chissà quanti bluff farò... faremo, dai, perché non è possibile che non faranno grezze loro xD Almeno mi sentirò meno sola...
Ora saluto, eh! Credo di essermi dilungata anche un bel po', ma ancora non familiarizzo con l'idea di aprirmi così tanto. Gradualmente andrà meglio :3
Saluti a tutti! Do widzenia!
Leggendo qualche post degli exchange students che sono già partiti, ho capito che questa esperienza formerà sin dal primo giorno in cui metterò piede sul suolo polacco. Credo di realizzare il tutto stesso quando prenderò l'aereo, o forse direttamente vivendo questo periodo della mia vita. Non potevo chiedere di meglio. Sarà il primo passo verso la meta tanto auspicata. Ho giurato a me stessa che ce l'avrei messa tutta, e non solo per quanto riguarda quest'anno che trascorrerò all'estero, ma a cominciare da questo. Voglio cancellare, mettere da parte, stracciare via ciò che sono stata fino ad ora e diventare una persona migliore, la persona che VOGLIO essere e con la quale mi troverò in sintonia. Perché no, io con questa Martina non mi ci trovo per nulla bene e sono sempre in conflitto con me stessa. Tutte le mie insicurezze, la paura di sbagliare, di non aver fatto la scelta giusta, il rimorso e il rimpianto, sono tutte cose che voglio vedere raramente d'ora in poi. Bisogna resettare tutto, ma credo che questo sia il primo o il secondo intento di tutti coloro che partono. Lo stesso mettersi in gioco è una prova inconfutabile di quanto vogliamo migliorarci. Chissà, insegneremo qualcosa anche alle persone del paese ospitante. Sarà tutto fantastico e sarà tutto struggente, sarà emozionante ma rattristerà. Sarà tutto. E non quel tutto che viene menzionato ogni qualvolta non si ha voglia o coraggio di dire cosa effettivamente si intenda, ma "tutto" nel vero senso che può racchiudere la totalità che fa parte di questo mondo.
A tre settimane della mia partenza mi dovrei sentire super-euforica. O almeno la me stessa che ha fatto le selezioni il 16 novembre 2012 era certa che sarebbe stato così. Se non ricordo male, ero anche piuttosto convinta che l'euforia e la gioia non sarebbero mai cessate nel corso dell'attesa, che mi sarei rafforzata... e questo è in parte vero. Insomma, rispetto a novembre sono cambiata tanto anche adesso... e pensare che sono ancora qua! Invece mi sento ancora piuttosto tranquilla. Certo, la vena di malinconia ed incredulità si impossessa spesso di me, ma non l'ho ancora realizzato, non me ne riesco a capacitare. È questo ciò che si prova quando si tenta in ogni modo di realizzare i propri sogni e si è ad un passo dalla vera e tangibile realizzazione? A questo punto mi verrebbe da dire: sì, è così. E se effettivamente non mi stessi sbagliando, spero davvero che avrò opportunità di sentirmi ancora così in futuro. Magari provare qualcosa di molto più intenso e realizzare un sogno ancora più grande ed ambizioso di questo. Ma a 17 anni non è giusto che ambisca ancora a qualcosa di più. Passo dopo passo, no? Bruciare le tappe non serve e non è mai servito a niente.
Sono molto fiduciosa. Imparerò davvero tanto da questa esperienza. Rileggendo tutto ciò tra un anno a questa parte, sono proprio curiosa di vedere come reagirò, ma sono piuttosto certa che ribadirò che "questa è stata la miglior cosa che mi sia capitata in 17, quasi 18 anni di vita!"
Ah, un'ultima cosa prima di salutare: domani sera ci sarà la mia prima webcam con la famiglia. SONO SUPER EMOZIONATA e anche spaventata D: chissà quanti bluff farò... faremo, dai, perché non è possibile che non faranno grezze loro xD Almeno mi sentirò meno sola...
Ora saluto, eh! Credo di essermi dilungata anche un bel po', ma ancora non familiarizzo con l'idea di aprirmi così tanto. Gradualmente andrà meglio :3
Saluti a tutti! Do widzenia!
giovedì 1 agosto 2013
-28 days...
Salve a tutti, egregi lettori!
Ho creato questo blog mesi fa, ma non ho mai trovato uno spunto per iniziare a scrivere. Una delle mie passioni è proprio scrivere, in effetti, ma parlare di me ed aprirmi così tanto non è altrettanto semplice, per cui chiedo scusa se questo mio primo post potrà sembrare un tantino... osceno? Beh, sì, non saprei come altro definirlo altrimenti xD
Beh, mi presento: sono Martina e partirò con AFS. Trascorrerò un anno scolastico in Polonia e a quanto pare sono la prima e unica italiana di quest'anno, quindi spero che in futuro sarò davvero un punto di riferimento per altri exchange students. Per ora vivo a Napoli, ma da fine agosto in poi vivrò a Koziegłowy, una cittadina poco distante da Poznań, a nord del Voivodato della Slesia. Un paio di settimane fa ho ricevuto la mia famiglia, composta da madre insegnante, padre che lavora in banca e tre sorelle, una del '97 che trascorrerà l'anno in Francia, una del '99 che verrà nella mia stessa scuola e una del 2003. E, vi giuro, sono a dir poco ADORABILI! Ci ho parlato poche volte, un po' con i genitori tramite e mail e più con le mie sorelle su facebook, e sono favolosi. Degli amorucci proprio! Non abbiamo ancora avuto l'opportunità di vederci tramite webcam, dato che hanno detto di voler aggiustare prima il microfono così che possiamo parlare e non solo vederci e scrivere. Sono emozionata al solo pensiero, in effetti non so che figuracce farò quando arriverà quel giorno, ma pazienza... Non potranno essere peggiori di quelle che combinerò una volta lì xD
Sproloqui simili a parte, credo che sia arrivata ora di aprirmi un po' e dire cosa mi frulla nella testolina in questo periodo. E beh, ogni exchange student potrà immaginare che casino possa esserci.
Mi sembra solo ieri il 16 novembre 2012, primo giorno dei tre delle selezioni... Ero così in ansia e avevo una paura tremenda di sbagliare qualcosa, anche se in effetti non c'era qualcosa di giusto o sbagliato, ma solo il mio pensiero rispetto a ciò che i volontari ponevano come quesiti. Avevo paura che un minimo errore potesse costarmi il non passare i test, e questa paura mi aveva accompagnata sino a quando non ho saputo che sì, ce l'avevo fatta e li avevo superati. Ricordo che c'era la mia migliore amica al mio fianco e quasi piansi dalla gioia. Mi sembra anche solo ieri fine febbraio, quando seppi che, ahimè, purtroppo non ero stata ancora scelta... e ancor con più gioia ricordo fine marzo, quando venni a sapere di avere la possibilità di accettare un programma annuale in Polonia. Devo ammettere che non me l'aspettavo. Non avevo considerato la Polonia, dato che c'era solo un programma trimestrale, anche se da sempre mi sarebbe piaciuto visitarla. Ambivo, comunque, ad un anno intero all'estero e non di meno, per cui accettai di buon grado. Ero e sono tuttora convinta che l'esperienza non dipenda dal paese in cui si va, perché ogni posto ha qualcosa da insegnare. Credo che tornerò davvero sempre più fiera del mio nuovo paese. E non smetterò mai di ringraziare AFS, i volontari e specialmente i miei genitori per avermi concessa un'opportunità simile, unica nella vita e nel suo genere. Perché so che cosa possono aver provato le persone che sono rimaste indietro e non sono riuscite ad andare avanti... per un po' sono stata tra loro. E mi reputo immensamente fortunata. Per questo non sprecherei nemmeno morta questa occasione che ho reputato più che consono cogliere al volo.
Passando ad oggi, ultimi minuti del primo agosto... Beh, ormai mancano 28 giorni, anzi, direi quasi 27. Ho ricevuto la convocazione per il 29 a Roma... Cristo, quando si era lontani dal giorno della partenza, era tutto diverso! Insomma, non era ancora così tangibile, così VICINO... E un anno non sembrava effettivamente un periodo così lungo lontano da casa. Probabilmente non lo sarà davvero, perché 11 mesi volano in un batter d'occhio, anche se all'inizio sembreranno non passare mai. Ma preferisco pensare a ciò che mi aspetta ora, non di certo alla fine! Insomma, non è nemmeno iniziato, non è propriamente la cosa più corretta da fare xD
Mi sento davvero infinitamente strana. È tutto così intenso. Non è che si prova una sola emozione, non una alla volta almeno, ma sono tutte assieme e confondono, perché non so davvero come sentirmi. Se essere felice perché finalmente, dopo aver auspicato questa esperienza per tre anni, finalmente realizzo il mio sogno; triste perché in fondo so che la mia famiglia mi mancherà; eccitata perché la novità può in parte spaventare, sì, ma per come sono io, mi incuriosisce da morire; e come appena accennato anche un po' spaventata. Sto andando incontro a qualcosa che potrei conoscere giusto un po' per sentito dire, ma viverlo sarà sicuramente diverso. Mi interrogo spesso su come sarà provare tutte quelle sensazioni sulla mia pelle e sono felice di non poter trovare ancora una risposta, perché altrimenti viverle perderebbe il senso. E sono certa che nemmeno a un centimetro di distanza da questa verità potrei saperlo per certo.
So solo che manca davvero poco e sono divisa in due... ma partirò a prescindere da tutto e da tutti. Perché questo non è solo un anno della mia vita, ma è la mia vita in un anno. Vero? :P
Beh, direi a presto con il prossimo aggiornamento, credo di aver detto anche tanto!
Ciao a tutti!
Martina.
Ho creato questo blog mesi fa, ma non ho mai trovato uno spunto per iniziare a scrivere. Una delle mie passioni è proprio scrivere, in effetti, ma parlare di me ed aprirmi così tanto non è altrettanto semplice, per cui chiedo scusa se questo mio primo post potrà sembrare un tantino... osceno? Beh, sì, non saprei come altro definirlo altrimenti xD
Beh, mi presento: sono Martina e partirò con AFS. Trascorrerò un anno scolastico in Polonia e a quanto pare sono la prima e unica italiana di quest'anno, quindi spero che in futuro sarò davvero un punto di riferimento per altri exchange students. Per ora vivo a Napoli, ma da fine agosto in poi vivrò a Koziegłowy, una cittadina poco distante da Poznań, a nord del Voivodato della Slesia. Un paio di settimane fa ho ricevuto la mia famiglia, composta da madre insegnante, padre che lavora in banca e tre sorelle, una del '97 che trascorrerà l'anno in Francia, una del '99 che verrà nella mia stessa scuola e una del 2003. E, vi giuro, sono a dir poco ADORABILI! Ci ho parlato poche volte, un po' con i genitori tramite e mail e più con le mie sorelle su facebook, e sono favolosi. Degli amorucci proprio! Non abbiamo ancora avuto l'opportunità di vederci tramite webcam, dato che hanno detto di voler aggiustare prima il microfono così che possiamo parlare e non solo vederci e scrivere. Sono emozionata al solo pensiero, in effetti non so che figuracce farò quando arriverà quel giorno, ma pazienza... Non potranno essere peggiori di quelle che combinerò una volta lì xD
Sproloqui simili a parte, credo che sia arrivata ora di aprirmi un po' e dire cosa mi frulla nella testolina in questo periodo. E beh, ogni exchange student potrà immaginare che casino possa esserci.
Mi sembra solo ieri il 16 novembre 2012, primo giorno dei tre delle selezioni... Ero così in ansia e avevo una paura tremenda di sbagliare qualcosa, anche se in effetti non c'era qualcosa di giusto o sbagliato, ma solo il mio pensiero rispetto a ciò che i volontari ponevano come quesiti. Avevo paura che un minimo errore potesse costarmi il non passare i test, e questa paura mi aveva accompagnata sino a quando non ho saputo che sì, ce l'avevo fatta e li avevo superati. Ricordo che c'era la mia migliore amica al mio fianco e quasi piansi dalla gioia. Mi sembra anche solo ieri fine febbraio, quando seppi che, ahimè, purtroppo non ero stata ancora scelta... e ancor con più gioia ricordo fine marzo, quando venni a sapere di avere la possibilità di accettare un programma annuale in Polonia. Devo ammettere che non me l'aspettavo. Non avevo considerato la Polonia, dato che c'era solo un programma trimestrale, anche se da sempre mi sarebbe piaciuto visitarla. Ambivo, comunque, ad un anno intero all'estero e non di meno, per cui accettai di buon grado. Ero e sono tuttora convinta che l'esperienza non dipenda dal paese in cui si va, perché ogni posto ha qualcosa da insegnare. Credo che tornerò davvero sempre più fiera del mio nuovo paese. E non smetterò mai di ringraziare AFS, i volontari e specialmente i miei genitori per avermi concessa un'opportunità simile, unica nella vita e nel suo genere. Perché so che cosa possono aver provato le persone che sono rimaste indietro e non sono riuscite ad andare avanti... per un po' sono stata tra loro. E mi reputo immensamente fortunata. Per questo non sprecherei nemmeno morta questa occasione che ho reputato più che consono cogliere al volo.
Passando ad oggi, ultimi minuti del primo agosto... Beh, ormai mancano 28 giorni, anzi, direi quasi 27. Ho ricevuto la convocazione per il 29 a Roma... Cristo, quando si era lontani dal giorno della partenza, era tutto diverso! Insomma, non era ancora così tangibile, così VICINO... E un anno non sembrava effettivamente un periodo così lungo lontano da casa. Probabilmente non lo sarà davvero, perché 11 mesi volano in un batter d'occhio, anche se all'inizio sembreranno non passare mai. Ma preferisco pensare a ciò che mi aspetta ora, non di certo alla fine! Insomma, non è nemmeno iniziato, non è propriamente la cosa più corretta da fare xD
Mi sento davvero infinitamente strana. È tutto così intenso. Non è che si prova una sola emozione, non una alla volta almeno, ma sono tutte assieme e confondono, perché non so davvero come sentirmi. Se essere felice perché finalmente, dopo aver auspicato questa esperienza per tre anni, finalmente realizzo il mio sogno; triste perché in fondo so che la mia famiglia mi mancherà; eccitata perché la novità può in parte spaventare, sì, ma per come sono io, mi incuriosisce da morire; e come appena accennato anche un po' spaventata. Sto andando incontro a qualcosa che potrei conoscere giusto un po' per sentito dire, ma viverlo sarà sicuramente diverso. Mi interrogo spesso su come sarà provare tutte quelle sensazioni sulla mia pelle e sono felice di non poter trovare ancora una risposta, perché altrimenti viverle perderebbe il senso. E sono certa che nemmeno a un centimetro di distanza da questa verità potrei saperlo per certo.
So solo che manca davvero poco e sono divisa in due... ma partirò a prescindere da tutto e da tutti. Perché questo non è solo un anno della mia vita, ma è la mia vita in un anno. Vero? :P
Beh, direi a presto con il prossimo aggiornamento, credo di aver detto anche tanto!
Ciao a tutti!
Martina.
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