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giovedì 5 settembre 2013

One week.

Una settimana fa a quest'ora stava per cominciare la cerimonia di saluto a Roma.
Una settimana... vi giuro che a me sembra di stare qui da mesi interi e non posso fare nulla per attenuare questa sensazione.
E dunque eccomi qui in Polonia, a Poznan... Non so da dove cominciare, ma evidentemente dovrei seguire il corso degli eventi dal 29 agosto al 5 settembre.
La notte tra il 28 e 29 è stata molto strana. Credo che una parte di me stesse realizzando che non avrei visto quella stanza, quella casa, i miei genitori davvero per tanto tempo, per cui ero crollata, e la mattina lo stesso nel salutare mia madre. Continuavo a chiedermi cosa stessi facendo, non ero capace di controllarmi, ma poi durante il tragitto in auto con mio padre mi sono calmata e sono riuscita a non piangere più come una bambina di due anni. Per cui siamo stati a Roma, abbiamo conosciuto i compagni di viaggio... il mio gruppo era composto da 8 persone, tutte donne... Una partenza al femminile, sì. Per la Polonia c'erano tre trimestrali ed io annuale. Abbiamo passato una giornata e serata piuttosto tranquilla ed è finita per mezzanotte, quando siamo andate a dormire dopo una chiacchierata con i volontari. Per cui la sveglia era alle 5.20 così per le 6 saremmo state tutte pronte e poi siamo partite alla volta dell'aeroporto. Al che abbiamo aspettato due ore prima di entrare in aereo e quando siamo salite sopra continuavamo a dire "ora non possiamo più tirarci indietro, è tutto reale". Una sensazione niente male, devo dire.
Purtroppo siamo arrivate al secondo giorno di campo e il giorno dopo ci saremmo divisi, per cui non abbiamo fatto altro se non delle attività e chiacchierato, abbiamo ricevuto il benvenuto, cenato, dormito e il giorno dopo ho trascorso nove ore in treno per Poznan... Inutile dirvi come stavo durante e dopo il viaggio. Inutile sperare di non farlo mai più perché inevitabilmente mi capiterà di ritornare a Piekary e a Cracovia anche, spero. Vorrei proprio vederla.
Per cui l'accoglienza in famiglia è stata favolosa e mi sono trovata da subito benissimo. Appena arrivata ho mangiato qualche bruschetta con prosciutto, mozzarella e prosciutto cotto, poi ci siamo visti con la mia famiglia e dopo sono andata a dormire, stanca morta com'ero. La domenica sono andata un po' in giro per Poznan, vedendo la piazza centrale, Plaża Wolności, e il Ratusz nella Stary Rynek, la "Old Square" di Poznan.

Plaża Wolności, Piazza della Libertà


Me and my host sisters



Ratusz, Stary Rynek

Come potrete vedere dal cielo, non faceva propriamente caldo, anzi. Però non è stata proprio una giornata freddissima se vogliamo paragonarla a questi giorni... abbiamo raggiunto i 13 gradi, per cui... E rendetevi conto, lunedì è stato il primo giorno di scuola e ho dovuto indossare, come ogni altra povera crista, una gonna nera e una camicia bianca. E pure con il cappotto io sono andata a fare compagnia ai pinguini, lo giuro. Poi chissà, forse sono io troppo freddolosa e poco abituata a queste temperature solo agli inizi di settembre, ma va beh.
Poi... vediamo un po'. Apriamo gli argomenti scuola e lingua assieme perché vanno completamente a braccetto.
La scuola è davvero un castello da fuori così come sembrava dalle foto, è molto bella, anche se dentro è piuttosto old e non mi attira tantissimo. Di certo comunque supera di gran lunga le scuole italiane xD su questo non si discute nemmeno tra cent'anni. Ci sono un piano inferiore, piano terra e due piani superiori. Sono gli studenti a cambiare le classi a seconda delle lezioni, e abbiamo sempre tra i 10 e i 15 minuti di pausa, e dalle 10.30 alle 10.50 la "long break" di 20 minuti. E qui sorge il problema della lingua. Inutile dire che io non sto capendo nemmeno una mazza se non le poche parole che somigliano vagamente all'italiano, perché alcune simili ce ne sono, o quelle che conosco e ho già imparato. Non so parlare ancora logicamente, domani inizio il mio corso e durante la settimana non ho avuto l'opportunità di fare polacco. Lo studio un po' a casa con la famiglia, o meglio lo imparo un po' così, ma devo aspettare domani per iniziare a gettare delle basi più solide. È davvero orribile non capire nulla o afferrare giusto qualcosina o addirittura contestualizzarlo, perché solo così si può vagamente capire qualcosa. Non voglio dare giudizi in anticipo sulla classe o che perché non li conosco bene né nulla, però comunque non è che sono tutti disposti a dare una mano e a parlare inglese. La fatica c'è e sicuramente per loro non ci sono ragioni valide per parlarmi. Mi sa che se voglio fare amicizia devo imparare in fretta. Comunque i momenti no arrivano già dalla prima settimana, almeno per me è stato così che la sto vivendo ora e sto per entrare nella seconda... 
Spero solo di imparare presto.
Well, le notizie positive sulla scuola sono che spesso su un tabellone posto nella hall della scuola dicono se mancano delle lezioni o che, le lezioni sono di 45 minuti (ma fidatevi anche se passano, perché lo fanno e a volte sembra che volino, parlano SOLO i professori e SOLO in polacco... immaginate e capirete quanto la mia testa stia a puttane ormai) e soprattutto: il mio giorno preferito è il mercoledì. Sì, perché la mia prima lezione è dopo la long break :P tutti gli altri sono tremendi e preferisco non parlarne. Soprattutto: QUATTRO ORE DI MATE ALLA SETTIMANA. In POLACCO. Voi mi volete vedere proprio schiattata a terra morta stecchita crepata. Ah, la mia testa.
Confermo, comunque, che avrete tanto sonno. Io sono conosciuta per le mie notti insonni e per il non andare d'accordo con le sveglie... Beh, da quando sto qui sto andando a dormire presto e mi sveglio spesso da sola e senza sveglia. Incredibile, neh? 
Aggiornerò nei prossimi giorni con più foto e cose, per adesso chiudo qui perché sono uscita da scuola alle 15.20 e ho scritto questo post perché mia sorella Kasia mi ha ricordato che sì, ho creato un blog e sì, ero solita aggiornarlo, per cui un post era d'obbligo. Cercherò di tenervi aggiornati, poi, eh.
Do widzenia.

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